Il romanzo di cui vi
parlerò oggi è uscito nel 1856, salvo poi venir messo sotto inchiesta per “oltraggio alla morale”. L'anno successivo
il romanzo venne assolto da questa accusa diventando un best-seller
pubblicato a puntate e in libro completo. Una delle prime edizioni fu
persino illustrata dal pittore Charles Léandre.
Il romanzo in questione,
oggi considerato uno dei primi esempi di romanzo realista, è niente
meno che Madame Bovary di
Gustave Flaubert.
Isabelle Huppert in Madame Bovary |
Madame Bovary
racconta la storia della giovane Emma,
donna di campagna sognatrice ed amante dei libri, che si sposa con il
dottor Bovary,
vedendo nel matrimonio la soluzione per ottenere felicità e
soddisfazioni. Purtroppo le aspettative di Emma
vengono in frante molto presto ritrovandosi a vivere una vita ai
margini della città, circondata da persone zotiche, attaccate al
denaro e che fanno del pettegolezzo l'unico passatempo possibile.
Emma decide così di
fuggire
da quella situazione a lei così estranea, costruendosi un mondo
tutto suo, ritagliando piccoli spazi di felicità tramite le
avventure extra coniugali con giovani del posto che la lasceranno
puntualmente illusa e infelice.
“L'amore, pensava,
doveva manifestarsi di colpo, esplosione di lampi e fulmini, uragano
dei cieli che si abbatte sulla vita, la sconvolge, strappa via ogni
resistenza come uno sciame di foglie e risucchia nell'abisso
l'intiero cuore.”
Madame Bovary |
Affrontare
questo romanzo non è semplice, sia per quanto riguarda la storia che
per quanto riguarda l'autore. Flaubert
viene considerato uno scrittore realista, come Zola,
ma di per se l'autore odiava essere etichettato
come realista, perché il suo realismo
mirava ad una riproduzione non mimetica della realtà. Una
non realtà calata nella realtà insomma, perché Flaubert
era uno di quegli autori che si documentavano, senza lasciare mai
nulla al caso o alla più assoluta immaginazione. La storia di Emma
Bovary infatti è ispirata alle
vicende realmente accadute
ad una giovane donna di provincia, di nome Delphine
Delamare che si suicidò nel
1848.
Che
dire poi della protagonista? Emma Bovary,
una delle eroine letterarie più famose, perennemente inquieta, una
ragazza confusa, confusa al punto da costruire nella sua mente una
realtà distorta che mai potrà soddisfare il suo animo inappagato.
Un personaggio difficile da amare, che appare egoista e superficiale
a prima vista, ma la sua frustrazione dimostra una sensibilità
artistica tormentata, inesprimibile a causa della sua condizione
sociale e del suo essere donna in una società prettamente maschile.
La sua frustrazione è però anche una condanna a coloro che la
circondano e la opprimano, quella media-borghesia che lo stesso
Flaubert odiava. Si,
perché Emma Bovary,
non è altro che l'alter ego al femminile di Flaubert.
“Ma una donna ha
continui impedimenti. A un tempo inerte e cedevole, ha contro di sé
le debolezze della carne e la sottomissione alle leggi. La sua
volontà, come il velo del suo cappello tenuto da un cordoncino,
palpita a tutti i venti, c'è sempre un desiderio che trascina, e una
convenienza che trattiene.”
Gustave Flaubert |
Flaubert
non giudica direttamente la moralità di Emma,
si astiene dal condannare il
suo adulterio, cosa che indusse più di qualcuno ad accusare Flaubert
di esaltare l'adulterio e creare uno scandalo, peccato
che Emma non tragga
nessuna soddisfazione dal proprio comportamento, anzi ad ogni
adulterio sembra uscirne sempre più insoddisfatta e infelice.
Charles Baudelaire
affermò, riferendosi a Emma
Bovary, che:
“questa donna è
veramente grande e soprattutto essa ispira pietà; nonostante la
durezza sistematica dell’autore, che ha fatto di tutto per essere
assente dalla sua opera limitandosi a tirare i fili come un
burattinaio, tutte le donne intellettuali gli saranno grate di aver
elevato la donna ad una potenza così alta, tanto lontana
dall’animale e così vicina all’uomo ideale”.
Si
comprende quindi che Madame Bovary
è un romanzo complesso da comprendere, schietto,
rigoroso, con uno stile scorrevole, denso di descrizioni e scenari
della provincia e della campagna francese. Un romanzo da leggere
anche solo per conoscere questa donna che visse di sogni, e in una
realtà che non avrebbe mai potuto renderla felice.