26/08/14

Sonno | Cinque cose che non sapevi

Molti di noi non sanno esattamente cosa procura e sopratutto infonde il sonno in ogni essere umano. Dormire: un’attività quotidiana che riserva tante sorprese. Eccone cinque tra tante!


1. IL SONNO REM ESALTA LA CREATIVITÀ 
Durante la fase REM, la concentrazione di un neurotrasmettitore, l'acetilcolina, è doppia rispetto ai livelli dello stato di veglia. Ciò promuove l'alterazione delle interconnessioni neuronali, facilitando la creazione di nuovi legami tra le informazioni più diverse. Pare che il classico dei Beatles Yesterday e Frankenstein siano stati ideati durante il sonno.

2. SI SOGNA DURANTE TUTTE LE FASI DEL SONNO 
L'idea che i sogni siano prerogativa esclusiva della fase REM (nella foto, un tracciato EEG) è sbagliata. In effetti, sogniamo durante tutte le fasi del riposo, e perfino da svegli (i famosi "sogni a occhi aperti"). Tuttavia, è corretto dire che, rispetto alle fasi non-REM, durante il sonno REM i sogni sono più frequenti e anche più vividi, bizzarri ed emotivamente intensi.

3. LA DEPRIVAZIONE DEL SONNO
La deprivazione del sonno determina uno stato di semi-euforia, utilizzato per trattare condizioni depressive fin dall'inizio degli anni Settanta. Purtroppo, il tono dell'umore tende a riabbassarsi dopo che si è concesso ai pazienti di addormentarsi. È vero, inoltre, che si tratta di uno strumento terapeutico da maneggiare con cura: astenersi dal riposo per periodi prolungati altera la memoria di lavoro e causa altri problemi di salute.

4. LE ORE Di SONNO NECESSARIE VARIANO MOLTO
Misurazioni della prontezza dei riflessi hanno dimostrato che il nostro fabbisogno dì ore di sonno varia considerevolmente. Secondo una ricerca condotta dall'Università della Pennsylvania, otto ore sono sufficienti per la maggioranza degli individui, consentendo di mantenere costanti i tempi di reazione. Un 5 per cento circa della popolazione mondiale, però, se la cava con appena cinque ore o anche meno.

5. TIRATARDI SONO SCUSATI (MA NON TUTTI
Il mattino ha l'oro in bocca? Non è sempre vero. Ricerche hanno dimostrato che alcuni di noi sono geneticamente predisposti a rimanere svegli più a lungo la sera per poi alzarsi più tardi al mattino. Per il 40 per cento circa della popolazione, è questo il pattern ottimale, e in tal caso, ci si sente meglio e più produttivi smettendo di imporsi sveglie alle 6.(science)


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