E' dall'antico Egitto che provengono i testi matematici più antichi che la nostra civiltà possa possedere, e nel periodo del Regno di mezzo, (2000-1800 a.C. ca., papiro di Mosca), dalla Mesopotamia, (1900-1700 a.C. ca, tavoletta Plimpton 322) e dall'India, (intorno all'800 a.C.-200 D.C., Sulba Sutras).
Tutti questi testi toccano il cosiddetto teorema di Pitagora, che sembra essere il più antico e diffuso risultato matematico che va oltre l'aritmetica e la geometria elementari.Matematica dell'Antico Egitto (2000 a.C. - 600 a.C.)
Il più antico testo egizio finora scoperto è il papiro di Mosca, datato fra il 2000 a.C. e il 1800 a.C.
Come molti testi matematici antichi si presenta come un problema basato su una storia, apparentemente scritto a scopi ricreativi.
La parte ritenuta più interessante è quella nella quale si espone un metodo corretto per trovare il volume di un tronco di piramide: il solido viene scomposto in parallelepipedi e prismi; sommando poi i volumi si ottiene il volume cercato.
Un altro testo importante è il papiro di Rhind (datato intorno al 1650 a.C.), un manuale di istruzione di aritmetica e geometria.
Oltre a fornire formule per aree e procedimenti di moltiplicazione, divisione e operazioni con frazioni a numeratore unitario, contiene l'evidenza di altre nozioni matematiche come numero primo, media aritmetica, media geometrica, media armonica e numeri perfetti. Vi si trova .anche una spiegazione primitiva del crivello di Eratostene e il metodo per la soluzione di un'equazione lineare del primo ordine.
Inoltre gli Egizi preferivano esprimere i numeri razionali come somma di frazioni con numeratore unitario oppure della frazione 2/3: per esempio 2/15 viene espressa come 1/10 + 1/30.
Ancora oggi ci si riferesce a questa tecnica come frazione egiziana.
parte del papiro
di Rhind
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Il papiro di Rhind contiene anche nozioni di geometria non banali come un metodo per ottenere un'approssimazione di \pi con un'imprecisione inferiore all'1%, un primo tentativo di effettuare la quadratura del cerchio e il primo uso conosciuto di un tipo di cotangente. Nel periodo ellenistico gli studiosi dell'Egitto per i loro scritti abbandonarono l'antica lingua e adottarono la greca. Da quel momento la matematica degli egizi si fuse con quella greca dando vita alla grande matematica ellenistica.