01/03/15

Inps Esodati Testo Integrale dell'Appello Rivolto a Matteo Renzi e alla Segreteria del Pd

Dal portale di 'Le nostre Pensioni' rileviamo l'appelo che gli esodati rivolgono al premier Matteo Renzi e alla Segreteria del Partido Democratico

Per fare anche nostra la voce degli esodati ci sentiamo in dovere di cronaca ricopiare fedelmente il testo dell'appello rivolto al premier Matteo Renzi e alla segreteria del Pd con una lettera aperta unendoci a loro affinché il loro problema venga risolto il più urgentemente possibile in quanto queste persone non possono assolutamente vivere senza un lavoro enon entrare in pensione perché non raggiungono i requisiti richiesti dalla legge:

Lettera aperta al premier e alla segreteria del Pd
No, non avete letto male, ma non si tratta del famoso «Patto del Nazareno» bensì di qualcos’altro molto più serio e drammatico. Si tratta dell’impegno che Renzi, con la sua Segreteria PD, ha preso formalmente con gli esodati!
Infatti proprio là, nella sede romana del PD al mitico Nazareno, un anno fa il 19 febbraio del 2014, in piena onda mediatica sugli esodati e con la PdL 224 approvata dalla intera Commissione Lavoro della Camera in avvio di discussione in Aula e con Matteo Renzi appena incaricato di formare il nuovo Governo, la Segreteria del PD incontrò ufficialmente la Rete dei Comitati degli Esodati in un confronto serrato e duro che si concluse con impegni precisi da parte del PD. Assente forzato Renzi, per gli impegni appena assunti, egli fu rappresentato dai suoi più diretti e vicini esponenti della Segreteria, cioè l’on. Marianna Madia (oggi Ministro P.A.), l’on. Davide Faraone (oggi sottosegretario all’Istruzione) e dal prof. Filippo Taddei (oggi, come allora, il responsabile Economia e Lavoro del PD). In quell’incontro i Comitati presentarono un documento dettagliato che dimostrava l’ingiustizia subita, che Enrico Letta all’insediamento in Parlamento chiamò «rottura del Patto Sociale da parte dello Stato», nonché le discriminazioni e le incostituzionalità della Legge Fornero sulle pensioni causate dall’assenza di un adeguato periodo transitorio tale da evitare ciò che è accaduto agli esodati, ovvero il mancato rispetto delle aspettative del cittadino, come già dichiarato in passato dalla Corte Costituzionale e riaffermato anche dal Quirinale. I Comitati sulla base del loro storico dossier, ormai punto di riferimento per chiunque voglia discutere del problema degli esodati, chiedevano l’impegno del PD e quindi del Governo per la immediata soluzione strutturale e definitiva del dramma degli esodati ponendo così fine all’angoscia che si protraeva per oltre 3 anni per decine di migliaia di famiglie, nell’assoluta incertezza di poter avere il reddito giustamente atteso.
La posizione assunta dal vertice del PD, nella riunione al Nazareno il 19 febbraio 2014, può riassumersi in 2 fondamentali impegni.
Il primo, ovvero l’impegno di una risolutiva pressione istituzionale e governativa sull’INPS per interromperne il comportamento opaco (per alcuni parlamentari addirittura omertoso) al fine di ottenere la esatta comunicazione al Governo ed al Parlamento della platea di esodati, in un primo momento è sembrato venire intrapreso con il tavolo tecnico presso il Ministero del Lavoro con le Commissioni Lavoro e l’INPS e la RGS per la valutazione tecnico-economica della PdL 224, per poi venire bruscamente interrotto in giugno da
un’azione d’imperio del Governo che, disconoscendo platealmente il lavoro della Commissione, vincolava l’approvazione ad un maxi-emendamento e mandava in soffitta il tavolo tecnico. Cosicché ad oggi i numeri di esodati ufficialmente dichiarati, in conseguenza della riforma Fornero del 2011, parlano di 390.000 soggetti di cui circa 170.000 salvaguardati, ma in realtà le contraddizioni e le anomalie su tali cifre continuano ad intossicare il dibattito e quindi la soluzione definitiva, in danno dei soggetti colpiti!.Mentre l’INPS continua a latitare! Basti pensare al fatto che per l’ultima salvaguardia sono state utilizzati risparmi delle salvaguardie precedenti e non nuove risorse, come necessario!
Il secondo impegno preso dal vertice PD però era il più importante. Infatti, pur reiterando le solite giustificazioni per le difficoltà economiche del Paese e quindi la scarsità di risorse correnti da utilizzare per gli esodati, identificava le possibili risorse in eventuali entrate straordinarie, facendo riferimento in particolare e prioritariamente a quelle che sarebbero derivate dall’accordo con la Svizzera in corso di definizione già con il precedente Ministro dell’Economia Saccomanni. In ogni caso si affermava che la soluzione strutturale non avrebbe potuto essere messa in campo se non con la legge di stabilità a fine 2014.
Pur non condividendo l’impostazione data ai criteri di copertura economica proposta in un caso, come quello degli esodati, che nasce da una palese e riconosciuta rottura del patto sociale da parte dello Stato che deve invece semplicemente essere ripristinato, i Comitati si impegnavano a cercare sempre la collaborazione ed il confronto con le Istituzioni ed il PD, sperando nel rapido recupero di risorse poiché non poteva essere più sottaciuto il dramma di queste famiglie!
E’ passato un anno, il prof. Taddei ha da poco informato il mondo del raggiunto accordo con la Svizzera e lunedì 23 scorso è stato sottoscritto l’accordo dal Ministro Padoan consentendo a Renzi di twittare giulivo «almeno 6 miliardi dall’accordo».

Ebbene, alcuni dei Comitati della Rete con una lettera aperta al PD, a Renzi, alla Segreteria, ai vertici ed ai parlamentari del PD, alle Commissioni Lavoro di Camera e Senato hanno ricordato nei giorni scorsi, verbale e trascrizioni dell’incontro alla mano, gli impegni assunti formalmente dalla Segreteria PD, chiedendo il pieno rispetto degli impegni assunti. Basterebbe qui ricordare che per la soluzione prevista per gli esodati dalla PdL 224 della Commissione Lavoro sarebbero stati sufficienti circa 5 miliardi in dieci anni, secondo i dati forniti da INPS e Ragioneria dello Stato!
LETTERA APERTA DEGLI ESODATI A MATTEO RENZI E SEGRETERIA PD
ESODATI
Renzi ed il Governo, al contrario di molti esponenti del PD, hanno cercato in tutti questi mesi di nascondere all’opinione pubblica la questione esodati, ignorandola e rischiando addirittura di lasciarne la bandiera in mano ai soli partiti dell’opposizione dura. Lo si è visto con la prepotenza del maxi-emendamento del giugno scorso che disintegrava il lavoro della PdL unitaria della Commissioni Lavoro della Camera.
E i Comitati chiudono l’appello affermando: «Oggi veniamo a chiedere, con la nostra dignità e la nostra coerenza, che venga onorato l’impegno assunto dalla Segreteria di Matteo Renzi!!! Chiediamo con forza a Matteo Renzi, alla sua Segreteria ed a tutti i singoli esponenti del PD di dimostrare la propria coerenza ed affidabilità! I nostri Comitati sono sempre stati disponibili al confronto, ora è giunta l’ora che il PD dimostri che la fiducia e la disponibilità sono state ben riposte! Ogni responsabilità sarà solo ed esclusivamente vostra!!».
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