05/03/15

'Un caffè ecologicamente corretto' la capsula biodegradabile di caffè

Fa piacere sentire notizie di questo tipo, in un epoca come la nostra dove isole di plastica galleggiano negli oceani e montagne di rifiuti emanano fumi tossici e il rispetto per l'ambiente è sentito purtroppo da pochi. Una capsula di caffè biodegradabile e compostabile realizzata da Lavazza-Novamont ed è made in Italy. Un piccolo passo per un grande impiego, per esempio impiegare questa  altri contenitori alimentari.



Fino ad ora le capsule del caffè esauste venivano considerate 'rifiuto' da discarica o inceneritore. C'erano stati alcuni esperimenti di riciclo, alcune campagne per raccogliere le capsule esauste si sono fatte nel milanese ma la linea è sempre quella: 'produzione, consumo e smaltimento'. Ma sempre meglio applicare il principio dell''economia circolare', secondo cui quello che ora è un rifiuto diverrà una 'risorsa'.

Frutto di una ricerca, durata 5 anni, porta la firma di Lavazza-Novamont la prima capsula biodegradabile e compostabile realizzatta con bioplastiche al 100% un materiale chiamato Mater-Bi 3G, ovvero la terza generazione delle famiglie di bioplastiche Novamont, impiegate per le buste biodegradabili per sostituire i vecchi sacchetti di plastica dei supermercati. La produzione di capsule «bio» inizierà nel secondo semestre di quest’anno, le prime verranno messe in vendita a inizio 2016. Si partirà con le miscele di «Lavazza a Modo Mio» con vendita prima sul canale diretto online, poi attraverso le reti della grande distribuzione.


|"Lavazza, tra i leader di mercato nel settore capsule, produce circa 2,2miliardi di capsule all'anno che ora saranno ecosostenibili. Verranno presentate al pubblico, e si potrà anche assaggiare il caffè, al Salone del Mobile (14-19 aprile) di Milano e per tutto il periodo di Expo 2015 (1 maggio, 31 ottobre). Dove Lavazza sarà impegnata in prima linea come Official Coffee Partner nel Padiglione Italia. In queste due manifestazioni sarà presente anche il Sustainability Hub con la presentazione delle attività in tema di economia sostenibile. In collaborazione con Novamont, Politecnico di Torino e Slow Food verranno organizzati incontri e percorsi didattici sulla valorizzazione del fine vita delle capsule. Con la presentazione al pubblico del riutilizzo in diverse filiere: «dall’edilizia alla chimica, dall’energia alla cosmetica». I fondi di caffè saranno invece ritirati da Amsa (Azienda milanese servizi ambientali) e consegnati ai centri di raccolta gestiti da cooperative sociali aderenti al progetto. Attraverso questo percorso si chiude il ciclo virtuoso delle cialde, aprendo potenzialità in altri segmenti merceologici. Nell’ottica di mettere in moto un’economia circolare".fonte Corriere della Sera


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