14/04/15

Karen Rose e la Famiglia Vartanian nel Secondo Capitolo della Trilogia

E' un thriller dalle tinte forte ed alta tensione quello che ci regala Karen Rose con il suo "Grida per me", il secondo capitolo della trilogia sulla famiglia Vartanian.


La trama

Dopo la morte del fratello Simon, Daniel Vartanian ritorna alla sua vita e al suo lavoro. Una donna è stata ritrovata, assassinata e brutalmente picchiata, in un fossato della piccola cittadina di Dutton, la città natale di Daniel. Le indagini iniziano a complicarsi quando Daniel scopre che il ritrovamento della sua vittima emula un omicidio accaduto tredici anni prima. La vittima era Alice Tremaine, il suo assassino è in carcere e la sua gemella, Alex, si è rifatta una vita, o almeno così pensava, perché quando la sua sorellastra Bailey scompare, lei è costretta a tornare a Dutton per ritrovarla e occuparsi della piccola Hope. Daniel e Alex si ritrovano ad affrontare un passato che speravano essere sepolto, ma che torna prepotente a chiedere il conto.


La recensione

"Grida per me" di Karen Rose
Grida per me
A chi dice che le scrittrice non sono capaci di scrivere buoni thriller, magari con un cattivo spietato e una trama intricata, non ha mai letto nulla di Karen Rose, e fa male, perché vale ogni ora di sonno persa a leggere i suoi libri.

In Grida per me, Karen Rose inizia da dove Muori per me era finito, con i suoi dubbi e le sue domande irrisolte, e lo fa partendo subito in quarta, rallentando di tanto in tanto, ma solo per riprendere fiato per poi spingere di nuovo sull'acceleratore.

Cominciamo dalla trama di questo secondo volume della trilogia. Intricata, con fili nascosti che sembrano slegati tra loro, che si moltiplicano e si dividono in una fitta sotto trama, per poi svelarsi uno dopo l'altro e riunirsi in un finale che risponde a molte domande, ma ne lascia anche molte altre irrisolte. Colpi di scena e rivelazioni vengono ben calibrati e dosati ad arte. Ogni volta che il lettore sembra non poterne più di tutte quelle domande senza risposta, ecco che la Rose regala qualche risposta, salvo poi generare altre domande alle quali darà risposta solo dopo molte pagine con il fiato sospeso.

Cosa sarebbe un buon libro senza i suoi personaggi? Ed infatti la Rose crea per il suo thriller degli ottimi personaggi, calati in un contesto quanto mai buio, crudo e straordinariamente reale. Alcuni di essi li avevamo già conosciuti nel primo capitolo della trilogia, ed in questo secondo volume impariamo a conoscerli meglio. Come ogni buona scrittrice che si rispetti la Rose si è occupata anche delle vicende personali dei suoi personaggi, che fanno da cornice alla trama del libro. Così la storia d'amore tra i due personaggi principali del romanzo si ritrova ad essere un piacevole intermezzo per allentare la tensione investigativa della storia, senza tuttavia essere esagerata o togliere luce alla sottile trama del romanzo.

In definitiva si può dire che Grida per me è un gradino sopra a Muori per me e che gli amanti del genere non possono assolutamente perdersi. Una piccola avvertenza per il lettore, però, è un thriller da leggere quando si ha molto tempo a disposizione, perché una volta iniziato è difficile staccarsi se non quando si è arrivata all'ultima pagina.
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