21/04/15

La Cacciatrice di Taglie più Pasticciona della Letteratura al suo Ottavo Capitolo

E' Stephanie Plum la protagonista del libro di oggi. "Otto volante" di Janet Evanovich è l'ottavo capitolo della saga della cacciatrice di taglie più famosa e divertente in circolazione.


La Trama

Stephanie Plum è tornata, e questa volta deve occuparsi della scomparsa di Evelyn e di sua figlia, non esattamente quello a cui è abituata, ma Stephanie non si tira indietro, anche quando la situazione si complica e lei comincia a diventare il bersaglio di un pazzo a cui piace giocare alla guerra.

La recensione

Stephanie Plum è l'eroina meno eroica che ci possa essere: non è coraggiosa, è
"Otto volante" di Janet Evanovich
"Otto volante"
un disastro con gli uomini, commette un errore dietro l'altro, e ha più fortuna che talento nel suo lavoro di cacciatrice di taglie. Tuttavia è proprio questo a renderla così spassosamente autentica, perché chiunque può immedesimarsi in lei.

Solitamente i protagonisti, e le protagoniste, dei libri, per quanto l'autore si sforzi di renderli “umani” e quindi fallaci e con dei difetti, hanno sempre qualcosa che li fa essere fuori dalla normalità. Stephanie invece potrebbe essere la nostra vicina di casa, la compagna che avevamo a scuola, la collega. Non è difficile vederla in carne e ossa rincorrere, o anche fuggire, da qualche Mancata Apparizione. Questo è quello che da una marcia in più ai libri della Evanovich: Stephanie e i co-protagonisti che fanno da cornice e sostegno alle incredibili avventure della famosa cacciatrice di taglie.

Leggere un romanzo della Evanovich, è come tornare a casa e scoprire che le cose non sono cambiate e, allo stesso tempo, che c'è sempre qualcosa di nuovo. Ti fanno sentire bene e ti mettono il sorriso sulle labbra anche nella giornata più disastrosa.

A qualcuno simili romanzi potrebbero sembrare banali o magari ridicoli, perché no, ma secondo me è proprio questo il loro pregio: la Evanovich sa farti staccare dalla realtà in compagnia dell'anti-eroina per antonomasia.
Dopo sette romanzi il lettore potrebbe pensare che ormai possa diventare difficile trovare idee nuove e avvincenti colpi di scena, ci sono autori che crollano già al secondo volume, eppure, in qualche modo, la Evanovich ci riesce, pescando sempre qualcosa di nuovo, qualcosa a cui il lettore non aveva pensato neppure lontanamente.

L'unica vera pecca dei libri della Evanovich è che, se negli Stati Uniti, dove i suoi libri sono sempre in cima alle classifiche, sono già arrivati al capitolo diciannove, qui Italia andiamo a rilento, tanto da dover attendere un anno, ad essere fortunati, per poter leggere il capitolo successivo.
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