26/05/15

Anche il più Cattivo dei Vampiri alla Fine ha il Cuore Tenero

Torno a parlarvi di vampiri oggi con il terzo capitolo della saga della Confraternita del pugnale nero, di J.R.Ward intitolato "Porpora".


Trama

Bella si trova prigioniera del lesser ormai da molti giorni, e benché le probabilità di trovarla ancora in vita siano scarse, Zsadist non si da pace. Quando finalmente riesce a trovarla e a liberarla, tra i due scoppia un'attrazione impossibile da ignorare. Nel frattempo John, entrato ormai a far parte della famiglia di Tohrment, inizia l'addestramento per entrare, magari un giorno non troppo lontano, nella Confraternita del Pugnale Nero.

 

Recensione

Iniziando da dove ci aveva fatto concludere il volume precedente, in questo terzoWard ci fa conoscere un altro componente della confraternita, ovvero Zsadist, il più combattivo, rabbioso e sadico (come dice il nome stesso del vampiro) di tutti i suoi fratelli guerrieri, che però si dimostrerà un vampiro dal cuore tenero, non appena si scava un po' più in profondità.
capitolo della saga, la
La confraternita del pugnale nero – Porpora/ Lover Awakened, un amore impossibile di J.R.Ward
Porpora

Se nel primo volume azione, intrecci e sentimenti erano ben dosati e nel secondo l'equilibrio cercava di resistere, con questo volume l'azione finisce decisamente in secondo piano, gli intrecci e le questioni di sospeso svaniscono, tranne forse per quanto riguarda Buch e Tohrment, mentre i sentimenti esplodono in una profusione di lacrime di dolore e gioia in egual misura.

Gli spunti e gli agganci per i volumi successivi ci sono, ma mancano di quella spinta che avevano nei precedenti due volumi, così che il romanzo perde un po' dell'attrattiva e dello slancio iniziale.

La figura del giovane John, che forse doveva rappresentare una grossa incognita, costringendo magari il lettore ad interrogarsi su di lui, risulta perfettamente intuibile senza generare quei dubbi che la Ward avrebbe potuto giocarsi nei volumi successivi.

Per la fortuna del lettore in questo volume non compare la Vergine Scriba, personaggio odioso e antipatico, e se l'intento dell'autrice era proprio questo, allora ci è riuscita egregiamente.

In definitiva questo terzo volume della saga si concentra molto di più sulle vicende personali, anche dolorosi, dei membri della confraternita più che sui suoi scontri con la Lessening Society, utilizzando uno stile letterario e una capacità di analisi e caratterizzazione dei personaggi comunque sempre apprezzabile e piacevole. Speriamo che la Ward si riprenda con il prossimo capitolo, perché veder scemare in questo modo una saga promettente come questa, sarebbe un vero peccato.
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