12/05/15

Lo Scheletro nell'Armadio del Re del Brivido

Pubblicato nel '77 sotto lo pseudonimo di Richard Bachman, e benché compaia nelle librerie dopo Carrie, "Ossessione" è in realtà il primo romanzo di King.


Trama

Charlie Decker è all'ultimo anno del liceo. Mentre la vita degli altri studenti scorre più o meno tranquilla, la vita di Charlie è sconvolta da qualcosa, qualcosa che esplode un giorno qualunque, quando impugna la pistola e spara a due insegnanti. Charlie prende in ostaggio la classe e dà inizio ad una terapia di gruppo, dove ogni segreto e ogni rancore viene portato allo scoperto.

Recensione

Ossessione di Stephen King
Ossessione
Di questo romanzo il Re del brivido non va fiero, anzi lo stesso autore afferma
che sia un bene che sia ormai fuori catalogo (per scovarlo sono dovuta andare in un mercatino dell'usato).

Scritto in prima persona e con frequenti flashback da parte di Charlie, in Ossessione si nota la scrittura ancora grezza di un King agli esordi ma si nota già lo stile inconfondibile, il modo diretto di raccontare e quella spiccata sincerità dei suoi personaggi. Per certi versi le dinamiche del libro ricordano quelle presenti in Carrie anche se i due libri sono ben distanti l'uno dall'altro.

Un libro incentrato sulla pazzia, non vista dalla parte degli psicologi, ma dalla parte delle persone comuni, che si rendono conto di scivolare verso una china pericolosa, senza tuttavia poter fare nulla per opporsi a questo lento declino, desiderando comunque poter fare qualcosa se non per se stessi, almeno per gli altri

Manca tuttavia di qualcosa questo libro, non è ben chiaro cosa, ma avendo letto molti altri libri dell'autore e leggendo poi questo, si nota che manca qualche elemento, qualche punto di svolta che lo avrebbe reso migliore. Non che sia un brutto libro anzi, un piccolo diamante grezzo, tuttavia è proprio questo, ancora grezzo non raffinato e non tagliato nei punti giusti.

Vale la pena leggerlo? Si, ma leggetelo non caricandovi di aspettative, perché ne rimarrete delusi. Ossessione va letto per il puro piacere di leggere, per il gusto di trovarsi davanti ad uno degli scheletri nell'armadio del Re del Brivido.
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