Con "Senso" quarto capitolo della saga de "La Confraternita del Pugnale Nero", J. R. Ward di regala un romanzo ricco di azione, mistero e l'immancabile amore.
La trama
Butch O'Neal è un ex poliziotto della Omicidi di Calwell. Da quando la sua strada ha incrociato quella dei vampiri della Confraternita del Pugnale Nero, la sua vita è completamente cambiata: ha tagliato i ponti con la sua famiglia disastrata, si è stabilito nel quartier generale della confraternita e combatte al fianco dei guerrieri contro i lesser. Ma quando s'innamora di Marissa, bella e aristocratica vampira, Butch capisce che quel mondo non gli appartiene. Ma Butch non sa di essere un predestinato e, quando i lesser lo catturano imprimendogli il marchio del Male, scopre di possedere un dono: un potere sconosciuto che fa di lui un'arma micidiale contro i nemici giurati dei vampiri.La recensione
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| "Senso" |
In questo quarto capitolo veniamo praticamente subito messi su un treno in
corsa, seguendo l'unico umano della confraternita: Butch, attorno al quale ruota questo romanzo.
La Ward ritorna in carreggiata, rimescolando a dovere sentimenti, mistero ed azione, con uno stile narrativo ormai assodato, scorrevole, ricco di particolari e vivo nelle immagini, piacevole da leggere e ottimo per passare qualche piacevole ora.
Il mistero, i dubbi e le domande sospese ritornano ad essere gestite con arguzia, salvo la parte di John che ormai tutti hanno capito la verità.
Conosciamo meglio l'Omega, che appare davvero in tutto il suo splendore, e c'è da dire che, per quanto cattivo e crudele, rimane pur sempre più simpatico della Vergine Scriba che, per una volta, almeno, si dimostra un po' benevola, e non la solita spina nel fianco.
Butch anche se trasformato, rimane meravigliosamente umano e ben distinto da tutti gli altri personaggi, che comunque sono tutti unici e caratteristici, anche se ormai assomigliano più a fedeli cagnolini ammaestrati che feroci e spietati guerrieri. Pazienza, ce ne faremo una ragione.
Visto l'andamento della saga, nei prossimi volumi ci aspettiamo che la Ward accasi gli ultimi scapoli della Confraternita, e che magari faccia anche tornare Thorment a casa.
corsa, seguendo l'unico umano della confraternita: Butch, attorno al quale ruota questo romanzo.
La Ward ritorna in carreggiata, rimescolando a dovere sentimenti, mistero ed azione, con uno stile narrativo ormai assodato, scorrevole, ricco di particolari e vivo nelle immagini, piacevole da leggere e ottimo per passare qualche piacevole ora.
Il mistero, i dubbi e le domande sospese ritornano ad essere gestite con arguzia, salvo la parte di John che ormai tutti hanno capito la verità.
Conosciamo meglio l'Omega, che appare davvero in tutto il suo splendore, e c'è da dire che, per quanto cattivo e crudele, rimane pur sempre più simpatico della Vergine Scriba che, per una volta, almeno, si dimostra un po' benevola, e non la solita spina nel fianco.
Butch anche se trasformato, rimane meravigliosamente umano e ben distinto da tutti gli altri personaggi, che comunque sono tutti unici e caratteristici, anche se ormai assomigliano più a fedeli cagnolini ammaestrati che feroci e spietati guerrieri. Pazienza, ce ne faremo una ragione.
Visto l'andamento della saga, nei prossimi volumi ci aspettiamo che la Ward accasi gli ultimi scapoli della Confraternita, e che magari faccia anche tornare Thorment a casa.
