29/07/15

Pensioni: Uil le Decisioni della Consulta non Sono State Rispettate dal Governo

Che il governo faccia quel gli pare è cosa risaputa senza tener conto né del parere dei cittadini né del parere delle sigle sindacali, ma che non rispetti una sentenza della Consulta che sancisce un diritto inalienabile ai pensionati questo è veramente troppo; infatti secondo la Uil, e non solo, il Governo ha di questa sentenza ciò che gli è parso più consone al suo modo di vedere le cose e cioè defraudando i pensionati nell'adeguamento delle pensioni, la norma della riforma Fornero 2011 che bloccava l'indicizzazione è stata dichiarata dalla Consulta illegittima e incostituzionale e di conseguenza si doveva rifondere il denaro defraudato ma così non è stato come spiega chiaramente la Uil in una sua nota che postiamo qui sotto.

Le dichiarazioni di Domenico Proietti e Romano Bellissima: 'Con il decreto sulle pensioni, approvato dal Parlamento non si e’ attuata la sentenza dell’Alta Corte che ha dichiarato incostituzionale il blocco della perequazione delle pensioni introdotto dal Governo Monti'.
'La nuova legge non ristabilisce il diritto alla rivalutazione delle pensioni e restituisce solo in minima parte il maltolto a milioni di pensionati. E’ una grandissima ingiustizia. Si sono privati milioni di pensionati di risorse legittime che potevano utilmente sostenere la ripresa dei consumi e aiutare i primi segnali di ripresa dell’economia italiana'.



PENSIONI NON SI TOCCANO!
'Secondo lo studio del sindacato le riduzioni previste per l’indicizzazione per il biennio 2012 – 2013 fanno sì che l’adeguamento sarà irrisorio e fortemente penalizzato rispetto a quanto sarebbe spettato ai pensionati con una piena indicizzazione per il biennio 2012-2013 e una piena applicazione degli effetti che questi avrebbero avuto sul 2014 e sul 2015'

'Sulla base dell’ipotesi Inps di un’indicizzazione per il 2016 pari allo 0,4% abbiamo analizzato gli effetti del D.L. 65 sui trattamenti a decorre dal gennaio 2016 scoprendo che un trattamento che nel 2011 era di 1.800 euro lordi mensili diverra’ di 1.850 euro lordi mensili nel 2016, con un incremento rispetto a quanto sarebbe avvenuto senza la sentenza dell’Alta Corte di soli 26,1 euro lordi mensili, il 26% di quanto spetterebbe con un pieno recupero del 2012 e del 2013 ed applicando solo le riduzioni introdotte dal governo Letta, ovvero circa 100 euro lordi mensili'


Fonte: PensioniBlog
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.