Nora Sutherlin e il suo misterioso padrone Søren, tornano a calcare la scena nel secondo capitolo della saga erotica del "Peccato originale": "Il gioco" di Tiffany Reisz.
La trama
Nora Sutherlin, celebre autrice di romanzi erotici, non si è mai preoccupata del giudizio della gente. Ora però è costretta a nascondersi. Søren è tra i candidati per la carica di vescovo, in più un fax anonimo è giunto ad una famosa giornalista che è decisa a scoprire cosa sia quell'asterisco accanto al nome del prete. Per tre mesi Nora dovrà separarsi dal suo amante, rifugiandosi nella villa di campagna del ricco e disinibito Griffin Fiske, dove si occuperà dell'addestramento del giovane ed inesperto Michael. Durante quei tre mesi però Nora non fa che pensare a Søren e a un altro uomo del suo passato, che non è mai riuscita a dimenticare.La recensione
"Il gioco" |
In Il gioco, si capisce che l’autrice non ha davvero nulla a che spartire con le altre autrici di genere, o con la famosa e tanto discussa trilogia di 50 Sfumature. Le tematiche affrontate, la storia tra Søren e Nora. La stessa Nora è quanto di più diverso possa esserci dalla classica eroina dei romanzi rosa ed erotici.
Nel primo capitolo l’autrice aveva solo cominciato a grattare sulla superficie. In questo secondo capitolo, tutto diventa più intenso, più profondo, più oscuro.
Scopriamo finalmente chi sia Søren, o almeno cominciamo a capirlo. Capiamo anche chi sia Kingsley e il mondo dell’Ottavo Cerchio. Attraverso il giovane Michael, l’autrice ci guida tra le strade di un mondo sommerso, dove dolore e piacere sono uniti indissolubilmente, dove l’amore è talmente intenso da far male. Un romanzo multistrato, ognuno con i propri personaggi e i propri significati.
Abbiamo di nuovo un gioco delle coppie, e di nuovo l’autrice mescola le carte in tavola. Ci regala sempre un lieto fine e un finale dolce-amaro di cui non sappiamo se essere felici o indignati.
Le scene erotiche aumentano rispetto al capitolo precedente, ma sempre meno di quanto ci si potrebbe aspettare, e sempre subordinate ai personaggi.
Una saga, quella di Peccato Orginale, che lascia interdetti e piacevolmente sorpresi, regala emozioni e mette in discussione molte certezze e preconcetti.
La narrazione è scorrevole e piacevole, con frequenti passaggi da una sotto trama all’altra, fermandosi sempre al momento giusto affinché il lettore si senta invogliato a continuato, curioso di sapere e conoscere verità terribili e affascinanti.