04/09/15

Pensioni: Esodati inviano Lettera dal Premier Renzi chiedendo il suo Impegno, Testo Integrale rilevato da Pensioni Blog

Abbiamo rilevato dal sito ufficiale di Pensioni Blog una lettera aperta scritta dalla Rete Comittai Esodati inviata al premier Matteo Renzi, chiedendo un un suo impegno preciso per la loro questione ancora non risolta e non solo al premier italiano ma anche a tutti gli esponenti parlamentari che dovranno decidere per la settima salvaguardia, ed è sperabile che in questa rientrino anche le quindicenni della Legge Amato rimaste escluse per ben sei salvaguardie, lavoratori e lavoratrici che devono vivere senza un reddito di lavoro e lontani dai requisiti vigenti per entrare in pensionamento, una lettera dove si richiede non assistenza ma un diritto inalienabile tolto senza misericordia alcuna dalla legge Fornero 2011, una lettera che è un grido dove spiega che le risorse finanziarie ci sono ma manca la volontà dell'Esecutivo ad ottemperare a quanto lo Stato si era impegnato ad offrire a questi lavoratori e poi alla resa dei conti ha declinato il suo impegno lasciandoli in balia di se stessi.

Testo integrale della lettera aperta al premier Matteo Renzi rilevata da Pensioni Blog:

Al Presidente del Consiglio e Segretario del PD dott. Matteo Renzi,
e, per conoscenza,
al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti,
al Ministro delle Finanze Carlo Padoan,
ai Presidenti e componenti le Commissioni Lavoro di Camera e Senato

“….la vicenda simbolo è quella degli esodati ..intanto la parola è assurda… chi c’è dietro un esodato?..c’è un signore o una signora che sono stati a discutere con i propri familiari se gli conveniva o meno andare via un anno prima.. hanno passato delle notti in bianco a pensarci…SI SONO FIDATI DELLO STATO CHE HA GARANTITO …lo Stato non mantiene l’impegno che è un elemento di una gravità assurda perché lo Stato non può cambiare i termini. Un Governo tecnico almeno sui numeri dovrebbe dire la verità. Dietro all’esodato non c’è un numero ed una discussione tra il Ministro (Fornero) ed il Presidente dell’INPS (Mastrapasqua); c’è una storia fatta di scelte…Se lo Stato non mantiene l’impegno con il cittadino noi non soltanto facciamo un danno alla singola persona ma violiamo la credibilità dello Stato. … ecco io vorrei che parlassimo di questi problemi reali del paese che non di fisime ideologiche…”

A centrare il dramma che vivono gli “esodati” con queste significative affermazioni pubbliche del 17 Giugno 2012 (alla trasmissione televisiva InMezz’ora, dal minuto 00.33.46, http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5abe0f57-2219-4ec9-9462-2c69c8774e87.html), era proprio Lei Sig. Presidente che allora, e più di tanti altri, aveva capito il grave sopruso subito da decine di migliaia di cittadini (allora per il Presidente dell’INPS eravamo quasi 400.000 mentre per il Ministro Fornero solo 65.000, circostanza kafkiana che Lei ebbe a sottolineare in quell’intervista pubblica), denunciando il mancato rispetto del Patto che lo Stato ha rotto con questi cittadini.

Da allora son passati oltre 3 anni e siamo al secondo Governo succeduto a quello nefasto di Monti e, nonostante le formali dichiarazioni di chi ha governato prima di Lei ed i 6 provvedimenti tampone che hanno restituito il diritto alla pensione solo ad una parte degli “esodati” defraudati, il problema “esodati” non è ancora stato completamente risolto, il loro reale numero continua ad essere imprecisato e quel Patto continua a rimanere vergognosamente rotto per almeno 50.000cittadini italiani. Si tratta di ex lavoratori e lavoratrici, che, insieme anche alle loro famiglie, si vedono derubati del loro diritto alla pensione guadagnato con il lavoro, e costretti a rimanere per numerosi anni senza alcun reddito, pertanto con un concreto rischio d’indigenza.

In questo anno e mezzo del Suo governo Lei ci ha totalmente dimenticati, non ha mai risposto ad alcuno dei nostri accorati appelli e si è guardato bene di incontrare una delegazione della “Rete dei Comitati degli Esodati” che li rappresenta.

Riteniamo che sia arrivato il momento di dire BASTA! allo stillicidio che questi cittadini stanno vivendo da ben 45 mesi e di procedere a ripristinare, con urgenza e in via definitiva, il Patto rotto arbitrariamente ed unilateralmente dallo Stato con questi cittadini, ai quali si deve restituire il DIRITTO alla pensione con le regole previgenti la Riforma Fornero, come Lei auspicava già 3 anni fa.

La prossima settimana la Commissione Lavoro della Camera inizierà l’esame di una proposta di legge per una settima “salvaguardia degli esodati”, che noi chiediamo con determinazione comprenda possibilmente almeno tutti i 49.500 “esodati non salvaguardati”, che sono stati stimati dall’INPS e certificati dal Suo Governo al Parlamento in risposta all’interrogazione parlamentare in Commissione Lavoro della Camera n. 5/03439 presentata dall’On. Maria Luisa Gnecchi.

Per tale provvedimento il costo a carico dello Stato è pari a zero, in quanto la copertura finanziaria è assicurata dagli oltre 3 miliardi di fondi residui dai precedenti 6 provvedimenti di deroga, i cui risparmi una legge dello Stato impone siano utilizzati ESCLUSIVAMENTE per ulteriori interventi di salvaguardia per gli “esodati”.

Signor Presidente, già dalla prossima settimana lo Stato, e Lei per esso, avete l’opportunità di porre fine ad una delle più insopportabili ingiustizie compiute da un governo italiano; ha l’opportunità di far riacquistare allo Stato, per il Suo tramite, quella credibilità perduta nei confronti dei cittadini italiani chiamati dispregiativamente “esodati”.

LETTERA APERTA DAGLI ESODATI PER MATTEO RENZI
ESODATI
Le chiediamo, pertanto, di mantenere fede alle Sue affermazioni del giugno del 2012, sostenendo quella proposta di legge (che auspichiamo includa TUTTI i 49.500 esodati verificati) per una sua rapida approvazione entro il mese di ottobre.

Certi del Suo impegno in merito al nostro appello, La salutiamo cordialmente.

Per la Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Esonerati

Voglia il premier Matteo Renzi prendere on considerazione questa missiva scritta da lavoratori e lavoratrici che chiedono solo di essere rispettati nei loro sacrosanti diritti ed è sperabile che il premier risponda in modo del tutto positivo alle richieste della Rete Comitato Esodati.

Fonte: PensioniBlog
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