24/05/14

Meravigliosi ritmi guida: I ritmi circadiani

Dunque abbiamo visto cos'è la cronobiologia, ovvero lo studio dei ritmi biologici. Tutto dipende dal rapporto interattivo che si sviluppa fra l'ambiente, l'alternarsi della luce e del buio, e l'orologio biologico che i ricercatori hanno individuato a livello del nucleo soprachiasmatico, un' area alla base del cervello che è fornita di ritmi ben precisi. La ritmicità è una proprietà fondamentale della materia vivente. 

Meravigliosi ritmi guida, ritmi endogeni che dall'interno del corpo influenzano altri eventi ritmici non obbligatoriamente oscillanti con la stessa periodicità. Uno dei più importanti è il ciclo circadiano della corteccia surrenale con la produzione di cortisolo. Il suo corso ritmico influenza il ciclo circadiano di altre funzioni biologiche, prepara, con il picco mattutino, all' attività fisica, condiziona la resistenza dell'organismo, ne modula, nelle 24 ore, la capacità di sopravvivenza e la suscettibilità all'aggressione di fattori esterni nocivi.

I ritmi circadiani hanno una cadenza giornaliera, cioè si ripresentano all'incirca ogni 20-28 giorni e sono tra i più degni d'interesse dal punto di vista cronobiologico: produzione del Gh, l'ormone della crescita che è molto basso nelle prime ore del mattino, si alza nelle ore pomeridiane e arriva ai massimi livelli con il sopraggiungere del buio fino alle 22. Siamo in presenza di un ritmo interessantissimo soprattutto per la crescita dei più piccini. L'abitudine, molto in uso una volta, di mandarli a letto dopo Carosello è assolutamente da rivalutare: non si pone nessun ostacolo di sorta alla produzione di un ormone così importante.

Altra variazione circadiana degna di interesse è la produzione di insulina (ormone secreto dal pancreas che è insostituibile per la metabolizzazione degli zuccheri) che tocca i massimi livelli tra le 8 e le 12: ecco perché gli esperti consigliano di consumare i pasti più ricchi di zuccheri, ma pure di grassi, a colazione e pranzo e non certo nel pasto serale in cui si registra il via libera per le proteine. E i ritmi non finiscono qui. C'è l'ULTRADIANO (durata da pochi minuti a meno di 24 ore, controllo di battito cardiaco, respirazione, onde cerebrali); l'INFRADIANO(oltre le 28 ore e si divide in circaseptano di una settimana, circatringintano di 30 giorni e circannuale di 1anno, controllano rispettivamente pressione, ciclo mestruale, depressione stagionale, predisposizione ad ammalarsi, secrezione di testosterone) . 


Precisione svizzera In condizioni normali i nostri orologi biologici si dimostrano assai esatti. Non poche persone al mattino si svegliano, sempre alla medesima ora, senza bisogno di caricare la sveglia. A cosa si deve tanta precisione? Nella maggior parte dei casi ad alcuni segnali, i sincronizzatori, soprannominati anche Zeitgebers, termine tedesco che sta per segnatempo. I sincronizzatori sono molti.

Ci sono segnalatori primari (ambientali, alternarsi della luce e del buio, il succedersi delle stagioni, il ciclo lunare, ecc.) e secondari che dipendono dall'organizzazione della vita individuale e sociale (tipo di lavoro, soprattutto se notte e giorno, turno unico o spezzato, orario dei pasti, sonno, veglia, ecc. Per esempio si è verificato che i tipici malesseri dei turnisti (debolezza, mal di testa, apatia, insonnia) sono da mettere in relazione con la disincronizzazione dei ritmi biologici interni.

Il sole, invece, segna il tempo ogni giorno dell' anno. L'alternarsi della luce e del buio influenza i ritmi dell'organismo. Tanto per fare un esempio il bisogno di dormire è insopprimibile e durante il corso della giornata fluttuano incessantemente il livello di attenzione, la pressione e la temperatura corporea. Molti ormoni come il cortisolo, la calcitonina, la prolattina, gli ormoni gonadici, l'insulina, ecc. si modificano seguendo ognuno un proprio ciclo. Altre attività umane, come quella sessuale, risentono altresì del succedersi delle stagioni: in ottobre, l'ormone maschile (testosterone) è decisamente attivo e non in primavera come erroneamente si crede. 


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