02/09/14

Necropoli: Cosa si nasconde dietro a siffatta cosa

Necropoli: Il titolo potrebbe chiudere di per sè, per molti la pagina ma in un attimo di riflessione potrebbe essere interessante scoprire ciò che si nasconde dietro a siffatta cosa.

Allora, forse non sono molti coloro che si sono soffermati a riflettere sulla marea di problemi che creano a parte i profanatori di tombe e gli archeologi che s'infatuano della prima mummia che trovano o su ossa di particolari fattezze.  Nella civiltà odierna sono chiamate camposanti e vista la pletora di delinquenti che li ospitano penso che Necropoli sia nome più appropriato ma veniamo ai problemi che creano.  In primis è una faccenda ecologica a cominciare dagli alberi che vengono tagliati all'uopo e chi mi obietta che oggi le bare sono fatte di truciolato compresso o in altri materiali non fa che aggiungere disastro a disastro.

Viene appresso l'area che occupano, strabordante, è sufficiente sollevarsi sopra una città di medie dimensioni per valutarne l'impatto ambientale segue l'impiego di materiali più o meno preziosi per i tumuli e qui la vanità si spreca, a volte vere opere d'arte intendiamoci ma a che prò. Gli abitanti di questi spazi non ci sono più e hai voglia di averli mandati a scuola, il monumento lo hanno voluto a tutti i costi e se poi c'era il denaro per stare insieme ai congiunti che sarebbero seguiti meglio ancora, si sarebbero fatte tavolate di lasagne virtuali.  
La "Memoria" non si accompagna a tumuli o tempi funerari, nasce da ben altro. Oggi però vi è una alternativa, la cremazione, che sarebbe la panacea se non fosse del motivo che i "Comuni" per lucrare tasse improprie difficilmente consente di portarsi seco l'urna funeraria e ancora più complicato spargere le ceneri in multiformi modi, le quali tornerebbero come buon senso biblico, alla Terra!
 
Necropoli
I soliti perbenisti che davanti piangono "le care spoglie" e dietro si stracciano le vesti per l'impegno che le sopracitate li obbligano, affermano che senza questi appezzamenti di terreno un mare di gente perderebbe il lavoro, non certo i becchini, quelli sono una istituzione più che biblica, qualcuno ci deve pur essere per trattare le amate spoglie a meno di fare come certe benemerite civiltà che molti affermavano incivili. Esse consegnavano al cielo i defunti lasciando che la Natura seguisse il suo corso, di norma molto celere, altre, ancora più sbrigative le bruciavano inneggiando alle anime che si dipartivano dalle fiamme chiudendo così il ciclo Naturale. e qui il massimo del rispetto; si radunavano amici e conoscenti consumando pantagrueliche portate di cibi e mescite di vino (non adulterato) alla sua "salute".

Ora, non volendo elencare tutta una serie di altri inghippi proporrei di seguire l'esempio delle "incivili", con annesso banchetto s'intende, risparmieremmo il taglio di migliaia di alberi che sono il polmone dell'umanità.    Non caveremo lastre di marmo deturpando aree altamente ecologiche, non impiegheremo materiali più o preziosi la cui produzione danneggia fortemente l'ambiente e i fiori, dulcis in fundo li metteremmo in casa in un bel vaso di cristallo vicino alla finestra, in modo che i vicini distorcano gli angoli delle labbra oppure per antagonismo a sua volta ne comprerà altri in modo tale che la città parrà un giardino!
 
 
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